Danze europee tra il ‘400 e il ‘750
Molte sono le danze europee che hanno caretterizzato il periodo storico compreso tra il 1400 e il 1750.
Vi era il ritmo binario del Bransle con la sua danza parallela al medesimo ritmo, di grande successo soprattutto in Francia durante il 1400 e il 1500.
Il Bransle era un continuum delle antiche carole, conosciute anche come girotondi di origine Medievale.
Sempre il Bransle ottenne così clamore da essere distribuito omogeneamente anche in altri Paesi oltre quello francese, tanto da aggiudicarsi etichette d’appartenenza geolocalizzate, come il Bransle britannico, quello di Scozia, e così discorrendo; questa danza oltre che a livello originario, veniva associata ad etichette tratte dalla vita quotidiana a seconda del tipo di rappresentazione, come ad esempio: il Bransle dei cavalli, ecc.
La Bourrée fu invece un’altra antica danza del popolo di Francia, svolta solitamente da due fazioni distribuite su doppie file di uomini e donne (una specie di odierno contest di hip hop), i danzatori avanzavano ed indietreggiavano fintanto che ogni cavaliere non si trovasse infine praticamente di fronte alla propria dama.
A questo punto era usanza procedere con un bacio, dopo aver fatto progressivamente girare le dame su loro stesse; naturalmente per questa pratica fu interdetta dalla chiesa.
Una delle prime versioni della Courante risale al saltatio, ed assume metodi di rappresentazione differenti a seconda del Paese dove venne utilizzata, la sua prima versione risale al 1515, anche in Italia dove si manifestò alquanto allegra e molto vivace (tra l’altro probabilmente di origine italiana), ed in Francia dove invece risulta un po’ più tranquilla anche per quanto riguarda l’aspetto musicale.
Verso la metà del diciassettesimo secolo ecco che questa forma rallenta musicalmente un po’ ovunque in europa, giungendo infine sotto forma di danza grave a divenire una congiunzione tra il minuetto e la gagliarda.
Tra la fine del 1500 e gli inizi del 1600 il Canario rappresentava un ballo di corteggiamento, di origine spagnola, racchiuso in un insieme di movimenti molto veloci e alquanto ampi, caratterizzato anche da molta improvvisazione pantomimica.
Probabilmente discendente dalle isole Canarie, questa danza era secondo lo stesso popolo spagnolo, un mix tra la jota e altre danze folkloriche spagnole di un tempo, come anche lo zapateado, data la sua tendenza a sbattere fortemente e ritmicamente i piedi sul suolo.
Il Canario sparisce come danza verso la metà del 1600 ma rimane vivo come forma musicale, lasciando molto spazio alle nuove danze francesi dell’allora nuova generazione.
La Gagliarda iniziata nel ‘500 e finita verso la metà del ‘600 è uno dei più antichi balli di origine italiana, era molto saltata, molto vivace, abbastanza complessa durante il periodo che la caratterizza maggiormente (il 1600), a livello musicale, viene inoltre introdotta nell’Opera lirica teatrale, divenendo infine una danza per intenditori su traccia polifonica.
Chiudiamo menzionando il più famoso Minuetto, che occupa un periodo compreso tra il 1650 ovvero la fine della Gagliarda e il 1750.
Il Minuetto era in tempo ternario, di origini francesi, fu molto apprezzato presso la Corte del Re Sole, avente molti legami anche con la musica e le composizioni italiane, il Minuetto si può ritrovare nelle celeberrime opere di Lulli.