I balli di società del 1700 e le Origini del Valzer del 1750
All’inizio del diciannovesimo secolo, in Europa si da’ inizio al coreodramma, una rielaborazione del classico balletto che diviene danzato senza sosta dall’inizio alla fine della rappresentazione, molto spesso drammatica.
Qui avranno molto spazio le rappresentazioni corali aventi un vigoroso impatto emozionale, nel quale i danzatori dipendono esclusivamente dal suono della musica legata totalmente alla coreografia.
Nel medesimo periodo i cambiamenti culturali e socio-politici europei causati in particolare dalla rivoluzione Francese, determinano un mutamento radicale anche nei confronti dell’arte e delle varie discipline di ballo praticate nell’allora società.
Scompaiono di fatto la lentezza solenne del ballo di Corte, lasciando spazio a rappresentazioni molto ritmiche e colorite, distogliendosi anche molto spesso dalla rigidità delle regole di un tempo, ed introducendo così nello spettacolo un tipo di sperimentazione di tecnica e movimenti innovativi.
Tantissimi di questi balli, sono la diretta contaminazione e graduale evoluzione di antichi balli legati alla cultura popolare.
Come capitò agli inizi del seicento, danze popolari di stampo Inglese si trasferiscono man mano tra le regioni e persino oltre i propri confini giungendo nel cuore dell’Europa, sino in Francia.
Qui vengono apprese sia a livello di Corte che popolarmente tra la gente del luogo, apparendo sia nelle animate feste rurali, che nei più maestosi palazzi dell’alta borghesia.
Alcune di queste danze provenienti dai Paesi del Nord, si distribuiscono in maniera uniforme, mutando in alcuni casi anche la composizione della loro tecnica di base; come ad esempio nella contraddanza, nella quale i danzatori cambieranno le loro posizioni da semplici file, a vere e proprie coppie di ballo.
Sarà solo poi, attorno alla metà del 1700 che subentreranno le nascite dei veri e propri balli a coppie ancora oggi conosciutissimi: Polka, Valzer Inglese e Mazurka.
Verso il 1800 sarà infine lo stesso Valzer ad essere il più seguito e ballato tra il pubblico, trasformandosi così in un ballo mondano ed alla moda, trasformandosi nella storia proprio come il ballo di coppia simbolo di quella precisa epoca.
Sulle origini del Valzer esistono tantissime idee e storie differenti, secondo alcuni è direttamente interconnesso al periodo della rivoluzione artistica del rinascimento, secondo altri invece il Valzer è derivante da un ballo di folclore molto noto e nato in Germania, all’interno del quale le coppie di danzatori (che potevano anche appartenere al ceto inferiore), volteggiavano continuamente racchiudendosi a stretto contatto fra loro.
Il Valzer cresce e viene accettato da quasi tutti i Paesi Europei nella metà del 1700, in un primo momento nato dalla parte di popolazione facente parte alle classi sociali meno abbienti, prende molto piede in un secondo momento anche all’interno dell’aristocrazia e perfino negli ambienti imperiali.
Come tutte le forme di ballo libero e di coppia nate nella storia, anche il Valzer viene in un primo momento ostacolato da una piccola parte dell’opinione pubblica, ma soprattutto dalle autorità religiose, le quali in particolare vedevano il contatto di coppia tra uomo e donna, incivile e scabroso per un ballo collettivo.
Sarà infine a Vienna che questo ballo verrà consacrato da alcune famiglie di rango superiore come uno dei balli più romantici fino ad allora inventati.