Il Bianco e il Nero nella musica e nel ballo nei primi decenni del 900’
Mentre in Sud America prendono forma le radici del Tango Argentino nate dalla Habanera proveniente da Cuba, ecco che un altro movimento inizia a prendere forma negli Stati Uniti, un movimento che si sviluppa attraverso l’integrazione e la fusione della musica bianca con quella nera (così come successo nei Paesi Caraibici il secolo prima).
Più che una rapida fusione il tutto inizia con una interazione tra le classi sociali abbienti, rappresentate dalla gente bianca e quelle più povere rappresentate naturalmente dalla gente di colore.
Questa interazione di stili e radici musicali avviene già dapprima, attorno alla seconda metà del 1800, ma sarà solo dopo la prima decade del 1900, verso il 1912 che stili come il Jazz ed il Blues divengono di dominio pubblico attraverso la danza, iniziando a farsi strada all’interno delle sale da ballo e nei club delle città americane, assieme ad altre ben note come: il fox-trot, il one e il two step, il charleston e lo shimmy.
Questi nuovi balli vengono chiamati e riconosciuti come stili di danze sincopate, perché possiedono nei loro arrangiamenti ritmici, un accento nascosto del sapore dei ritmi tribali africani, cosa alla quale tutto l’Occidente non era affatto abituato dal punto di vista artistico e musicale.
Questo regala alla musica i ritmo sincopato, vale a dire racchiudere più effetti musicali o battiti all’interno di un preciso spazio del tempo musicale, dando così più colore alla musica.
La musica evolve proprio sulle basi di questa fusione tra gli strumenti musicali europei e lo stile ritmico proveniente da altri Paesi, basti pensare a ciò che avviene nello stesso periodo nelle Antille, dove gli strumenti di origine africana si mescolano direttamente a quelli europei, creando così la musica creola.
Più o meno lo stesso avviene in America, fondendo lo stile “Black” attraverso l’utilizzo degli strumenti “White”.
I generi di musica e di ballo che nascono da questa transculturazione rispecchiano l’anima quadrata dello stile bianco e la spensieratezza dello stile nero.
Lo swing è ad esempio una diretta evoluzione, specialmente dal punto di vista danzario, del Jazz nero, lo swing infatti nel tempo conterrà poi anche cool jazz ed il be-bop.
Dal medesimo ceppo di origine, si svilupperanno in seguito il lindy hop e il jump, due danze che includeranno inoltre elementi molto spettacolari, quali acrobazie e prese speciali.
Da queste correnti avrà infine luogo la nascita dell’inarrestabile rock and roll.
Negli stessi anni dello swing vediamo invece nascere in Texas il boogie.
Quella bianca e quella nera a livello di influenze musicali, artistiche e ballabili, sono dagli inizi del novecento ma già da molto tempo prima, notevolmente visibili e palpabili un po’ ovunque nei territori occidentali.
Dai Paesi caraibici, si spingeranno negli anni cinquanta all’interno degli U.s.a. tantissimi stili nati in principio in quei luoghi di epico passaggio culturale, poi tutti evoluti ed affinati in territorio statunitense.
In questo importantissimo e storico lasso di tempo si assiste alla diffusione dei noti ritmi afro-latini ed afro-cubani in America, generi come il samba, il mambo, il cha-cha-cha, il beguine, la rumba si distribuiscono uniformemente e totalmente all’interno dei quartieri degli immigrati latino americani, delle grandi città statunitensi come New York, creando in seguito il tessuto artistico popolare che in seguito andrà a creare ulteriori importanti generi come quello della Salsa, nata proprio nella Grande Mela.